Sabato 12 Febbraio 2011

Quando diamo asilo nei nostri cuori allo spirito di fazione e di fanatismo in relazione alla nostra fede o a quella di altri, stiamo attirandoci la disgrazia. Voi non dovere pretendere che tutti siano legati ad un unico atteggiamento, che debbano abbracciare una sola interpretazione o trattazione escludendo altre spiegazioni o punti di vista possibili, che il modo di vivere, con tutte le sue implicazioni, debba essere il solo approvato da un unico individuo o gruppo. La cultura Bharathiya afferma che costringere qualcuno, specialmente riguardo ad argomenti spirituali, è un delitto efferato.

-Baba

Venerdì 11 Febbraio 2011

In ogni momento, dall’interno e dall’esterno, sorgono e si accumulano nelle persone impulsi e tentazioni; star dietro a tutti contemporaneamente non è possibile per cui l’attenzione viene fissata sul più importante. Questo processo è chiamato “concentrazione (Avadhana)”. La concentrazione è necessaria per ben afferrare qualunque cosa. Dirigere intenzionalmente e fissare la propria attenzione su un soggetto si definisce “attenzione unidirezionale (Ekagratha)”; questa è anche una condizione della mente. La concentrazione e l’attenzione unidirezionale aiutano a convogliare con precisione i propri sforzi verso lo scopo selezionato. La concentrazione è essenziale per tutti ed è il requisito fondamentale di tutti i tentativi che hanno successo.

-Baba

Giovedì 10 Febbraio 2011

Le differenze nelle attitudini e nelle usanze sono naturali e devono essere accettate di buon grado. Non c’è alcun bisogno di una fede corazzata e dura; le rivalità tra coloro che seguono cammini differenti non possono portare la pace e la prosperità a nessuna nazione. Senza la libertà di adottare una fede, il mondo non può progredire; Bharat (India) insegnò che un gruppo ristretto non può mai gestire le risorse inesauribili del mondo e che, per il funzionamento effettivo della comunità, è necessario ripartirne il lavoro tra gruppi di persone e assegnare il compito di contribuire alla fruizione del bene comune ad ogni parte della società. La chiave che i saggi antichi concepirono è l’UNO che sottende i molti; questa è la rivelazione più preziosa:
“Soltanto l’Uno esiste; i saggi esprimono questo in molti modi”

Mercoledì 9 Febbraio 2011

Le acque di un fiume si gettano giù dalle montagne, cadono nelle valli e scorrono attraverso le gole; esse diventano torbide e sporche mentre gli affluenti si riuniscono in varie fasi. Così, anche nella corrente della vita umana, la velocità e la potenza aumentano e diminuiscono; queste fluttuazioni possono avvenire in qualunque momento e nessuno può evitarle. Esse possono arrivare all’inizio della vita, alla sua fine o forse nella parte centrale per cui bisogna convincersi davvero che la vita è obbligatoriamente piena di alti e bassi e che, lungi dall’esserne spaventati o preoccupati, essi vanno accettati in quanto portatori di esperienza. Si deve esser contenti e grati per qualunque cosa accada! Allora tutte le traversie, di qualunque natura, sono lievi e passano presto. Per questo la tempra della mente è essenziale.

-Baba

Martedì 8 Febbraio 2011

Per aiutare voi stessi ad abbandonare la paura e il dubbio, tenete il Nome del Signore sempre sulla lingua e nella mente e, mentre ripetete il Nome, soffermatevi sulle infinite forme di Dio, sulla Sua gloria illimitata. Attaccatevi a Lui e il vostro attaccamento per questi oggetti temporanei cadrà o almeno comincerete a vederli nella loro dimensione corretta, come aventi soltanto una realtà relativa. Quando assume importanza enorme, l’ego piccolo piccolo causa molti problemi! Quella è la radice di tutte le preoccupazioni e sofferenze.

Lunedì 7 Febbraio 2011

I problemi e le tribolazioni che arrivano col tentativo di distruggere l’attività indesiderabile della mente scompariranno grazie all’esercizio e alle regole rigorose; rimane soltanto metterle in pratica effettivamente. Neppure la medicina più potente può servire alla cura se la si pone sul letto del paziente; questi la deve consumare, poco a poco e secondo la prescrizione, con tutta l’attenzione di chi lo assiste, cercando di assimilarla nel sistema di vita. Il corpo deve essere pervaso tutto dall’effetto guaritore del preparato, deve esserne soffuso. Se desiderate un risultato pieno dalle pratiche spirituali, dovete abbandonare tutti i sentimenti bassi e falsi e agire in accordo con l’insegnamento vero; se fate questo sinceramente, otterrete certamente il risultato. Il successo è proporzionato all’importanza che voi, l’aspirante spirituale, date alla condotta corretta (Sanmarga).

-Baba

Sabato 5 Febbraio 2011

Non c’è bisogno di cercare la Verità in alcun altro luogo, cercatela in voi: voi siete il miracolo dei miracoli. Qualunque cosa non sia dentro di voi non può essere trovata da nessuna parte; ciò che è visibile fuori di voi non è che un riflesso rozzo di quello che c’è dentro voi stessi! Anticamente c’era la credenza che Dio (Isvara) regnasse sul mondo essendo Lui Stesso al di fuori di esso; con l’esercizio spirituale, gli Indiani indagarono su questo e trovarono che Dio è nel mondo e del mondo. Questo è il loro primo contributo al mondo spirituale: Dio non è al di fuori dell’uomo ma proprio nel suo nucleo interiore. Essi dichiararono che rimuoverLo dal cuore in cui si è installato è impossibile e che Egli è esattamente l’Atma della nostra Atma, l’Anima dell’Anima. Questa è la realtà di ognuno di noi!



-Baba

Venerdì 4 febbraio 20111

Descrivere una cosa qualunque a parole è difficile, e può persino annoiare, mentre dimostrarla con i fatti è più facile e piacevole. Per mezzo della meditazione, gli aspiranti spirituali possono gettar via gli involucri di ignoranza strato dopo strato e ritirare le percezioni sensorie dal contatto con le esperienze relative al mondo. Il processo che punta soltanto a questo traguardo sacro merita di essere chiamato meditazione; per esso, voi dovete essere equipaggiati di abitudini buone, di disciplina e ideali elevati, dovete essere capaci di rinunciare alle cose del mondo e alle loro attrazioni, dovete comportarvi con gioia ed entusiasmo in qualunque situazione. Qualunque cosa venga fatta deve essere dedicata non a sbarcare il lunario ma a meritare la Beatitudine Atmica (Atma-ananda). Voi dovreste addestrarvi ad adottare un modo di sedere corretto per evitare tensioni del corpo e per liberare la mente dal peso e dalla pressione del corpo. Se meditate davvero così, raggiungerete l’unità con il Divino e sperimenterete la gioia di portare a manifestazione l’Atma in voi.



-Baba

Giovedì 3 Febbraio 2011

La persona legata dai desideri oggettivi cerca di soddisfarli in modi vari; essa è schiava dei propri sensi e di ciò che perseguono ma, se voi ritirate i sensi dal mondo, prendete il controllo del loro padrone, cioè la mente, e lo impegnate nelle austerità, potete instaurare lo Sva-rajya o padronanza di sé o indipendenza da se stessi. Permettere ai sensi di attaccarsi agli oggetti: questo è il legame. La mente che fluisce verso il mondo esteriore tramite i sensi, quando viene rivolta all’interno e posta a meditare sull’Atma, raggiunge la Liberazione o Moksha.



Mercoledì 2 Febbraio 2011

Una volta imparato a guidare una motocicletta, si può viaggiare su qualunque strada in tutte le condizioni ma quando si sta imparando bisogna scegliere uno spiazzo libero e seguire certe regole di equilibrio per la sicurezza propria e altrui; questo è essenziale. Così anche coloro che si impegnano nella pratica della meditazione e negli esercizi spirituali devono seguire un preciso corso di addestramento. In questa routine non ci devono essere cambiamenti; finché lo scopo della meditazione o della pratica spirituale non è raggiunto, bisogna aderire alla disciplina ben nota delle posture a sedere o alle pratiche che si sono scelte. Dopo aver raggiunto lo scopo, cioè dopo che la mente e l’intelletto sono stati conquistati e portati sotto controllo, ci si può immergere nella meditazione dovunque ci si trovi: su una sedia, su un masso o in automobile!

-Baba