domenica 31 gennaio 2010

Tra la devozione (Bhakti) e la conoscenza/saggezza (Jnana) non c’è differenza: come l’adorazione di Dio con Forma (Saguna) si trasforma nell’adorazione di Dio senza Forma (Nirguna), anche Bhakti matura in Jnana. I pezzi di un dolce tagliato in parti uguali hanno lo stesso sapore dolce, lo stesso peso e la stessa forma; i tre attributi non possono essere separati come non si può trovare la dolcezza in un pezzo, il peso in un altro e la forma in un terzo. Quando il dolce viene messo sulla lingua e comincia a sciogliersi, il sapore è riconosciuto, il peso diminuisce e la forma si modifica simultaneamente; anche l’anima individuale (Jiva) e quella universale (Paramatma) non sono separate, sono la stessa e identica cosa per cui ogni azione va intrapresa con spirito di servizio, amore e saggezza. Questa è in verità la mappa stradale che serve a raggiungere Dio.

- Baba

Foto: ingresso dell'Ashram di Sai Baba a Puttaparthy (Ardhra Pradesh-India)

sabato 30 gennaio 2010

Qualunque cosa venga fatta dall’alba al tramonto deve venir consacrata come atto di adorazione di Dio. Come si fa attenzione a cogliere soltanto fiori freschi e profumati, dobbiamo sforzarci di fare solamente azioni buone e meritorie. Se mantenete questa visione davanti all’occhio della mente e vivete coerentemente ad essa, la vostra vita si trasforma in un lungo ininterrotto servizio al Signore, il senso di “io” e “tu” scompare e tutte le tracce di ego vengono distrutte, raggiungete lo stadio in cui Dio è il Padrone e voi siete i servitori e il mondo è la vostra offerta al Divino. Vivere una vita soffusa di questa gioia è davvero beatitudine.

-Baba

venerdì 29 gennaio 2010

Si può dichiarare di essere un devoto di Dio soltanto se le passioni e le emozioni sono pure e il carattere è virtuoso. La lingua può pronunciare il Nome del Signore, l’orecchio può ascoltare la Gloria del Signore, le mani possono spargere fiori sull’immagine del Signore ma la lingua può non conoscere o gradire il sapore, l’orecchio può non bramare e le mani possono non agognare Dio. Questo può accadere soltanto quando il cuore è consapevole del Supremo e la mente si entusiasma al ricordo della Sua Gloria altrimenti siamo come il cucchiaio che si immerge nell’aspro e nel dolce con la stessa sollecitudine e insensibilità non rifiutando né apprezzando alcun sapore.

- Baba

giovedì 28 gennaio 2010

La grazia di Dio non si ottiene facilmente quando il sentimento dell’ego, o ahamkara, è insediato dentro di noi. Chiunque, istruito o illetterato, dovrebbe provare un’urgenza irresistibile di conoscere Dio. Egli ha lo stesso affetto per tutti i Suoi figli perché per la luce illuminare è naturale. Usando la luce si possono leggere dei buoni libri o commettere degli atti malvagi; voi non dovete usare la Luce a fini errati. Voi dovete recitare il Nome di Dio per progredire sulla strada che porta a Lui. .

- Baba

mercoledì 27 gennaio 2010

Finché la devozione non è sviluppata pienamente, dovete praticare l’ascolto delle scritture e il canto della Gloria di Dio senza alcuna interruzione. A volte i devoti trattano con Dio con lo spirito del mercante o con quello dell’uomo d’affari; questo atteggiamento va abbandonato. Chiunque siate, non dovere chiedere al vostro Signore amato altro che devozione o amore per Lui. Una corrente ininterrotta d’amore verso i piedi di Dio è abbandono vero; un abbandono simile garantisce pace genuina ed eterna. .

- Baba

giovedì 21 gennaio 2010

La parentela con Dio può venir concretizzata da chiunque acquisisca questi tre strumenti principali: una mente non inquinata dall’attaccamento e dall’odio, un parlare scevro di falsità e un corpo incolpevole di violenza. Controllate ad ogni livello, mantenete puri i vostri strumenti, accettate ciò che è vero e scartate il resto. Se si ha desiderio per le cose del mondo non si può evitare il dolore; gioia e pace non si trovano negli oggetti esteriori, sono dentro di voi.
Sforzatevi di sperimentare l’Amore che è la Divinità stessa.

-Baba

domenica 17 gennaio 2010

Dio è presente dovunque; non esiste luogo ove Egli non sia presente, non c’è forma che non gli appartenga eppure voi Lo cercate pensando che sia in qualche posto distante. Dio è davanti a voi, dietro di voi, accanto a voi; ogni singolo individuo è una incarnazione di Dio ma voi non considerate le persone come incarnazioni della Divinità, voi guardate la loro forma e le ritenete semplici esseri umani. Dimenticate la forma, abbiate la certezza che dovunque guardiate non c’è altri che Dio. Lui soltanto provvede ogni cosa per il nostro sostentamento. Voi vedete la dualità nel mondo perché andate per nomi e forme; se guardate oltre i nomi e le forme, troverete l’unità dovunque.

-Baba

sabato 16 gennaio 2010

In tutti c’è amore; in questo mondo non c’è nessuno che ne sia privo. A volte la gente può parlarvi con intenzioni errate: non fatevi disturbare da questo criticismo. La critica che vi viene fatta apertamente svanisce nell’aria mentre, se vi criticano in cuor loro, ne soffriranno; comunque voi non ne sarete toccati. Con questo dovreste maturare l’equanimità in modo da non essere esaltati dalla lode né abbattuti dalla critica. Se volete raggiungere Dio, ci deve essere armonia tra i vostri pensieri, parole ed azioni. La coerenza tra pensieri, parole e azioni è la caratteristica della persona nobile; coloro che ne sono privi sono malvagi.

-Baba

venerdì 15 gennaio 2010

Prima di tutto dovete comprendere che la Divinità è presente dovunque. Fate che le vostre azioni siano gradite a Dio; voi venite da Dio e vivete in Dio per cui tutto ciò che fate dovrebbe essere dedicato a Lui. Se seguirete un sentiero così sacro, vi fonderete finalmente in Dio. Egli è un amante dei sentimenti (Bhaavapriya) e non delle apparenze (Baahyapriya), Egli vede i sentimenti dietro le vostre azioni. Il mondo è interessato alla scena esteriore (Baahyam) ma Dio è interessato ai vostri sentimenti (Bhaavam) e quindi purificateli come prima cosa.

-Baba

giovedì 14 gennaio 2010

Ogni essere umano dovrebbe avere essenzialmente tre qualità: Fermezza, Purezza e Distacco (Nischalathva, Nirmalathva e Nirmohathva). Chi ha queste tre qualità è in verità Dio Stesso.
Voi non avete bisogno di chiedere ad altri se siete buoni o meno, la vostra coscienza è il giudice. Voi dovreste pensare sempre a Dio. La gente adora Dio e canta la Sua Gloria pensando che Egli sia in qualche luogo distante. Ci sono state molte Incarnazioni Divine nel passato ma il Principio Divino insito in tutte è il medesimo. Il vostro cuore è il tempio vero di Dio e quindi colmatelo d’Amore.

-Baba

mercoledì 13 gennaio 2010

La Divinità è Una; i nomi e le forme possono variare ma il Principio Divino innato è Unico. Per esempio: un salone può esser decorato con molte lampadine ma la corrente che le attraversa è la stessa, i dolci possono essere molti ma l’ingrediente essenziale che genera la dolcezza, che è lo zucchero, è lo stesso. Molte volte noi andiamo dietro ai nomi e alle forme dimenticando la realtà.

-Baba

martedì 12 gennaio 2010

Voi dovete comprendere la distinzione tra educazione e Educare; l’educazione punta all’informazione mentre Educare mira alla trasformazione, l’educazione è limitata ai livelli fisico e mentale e deriva da Educare che è relativo ai sentimenti profondi e alla purezza di cuore. La parola, il canto e il modo di vivere dovrebbero scaturire dal cuore; questa è l’essenza di Educare. Soltanto quelli dotati di conoscenza pratica e saggezza sono in grado di comprendere e apprezzare il concetto di Educare. Anche dopo aver ottenuto molti diplomi, se mancate di purezza di cuore, non potete essere definiti educati veramente.

-Baba

lunedì 11 gennaio 2010

Spesso si dice “Daivam Manusha Rupena” che significa che Dio si incarna nella forma dell’essere umano. La Divinità non è una entità separata, è immanente nell’umanità; Dio si incarna come umano per ricordare questo all’umanità e redimerla. Ecco perché la nascita umana è considerata molto sacra. La forma umana è un amalgama dei cinque elementi cioè la terra, l’acqua, il fuoco, l’aria e l’etere. Il Potere Divino che fa funzionare i cinque elementi è chiamato Atma, il Sé Supremo; Esso non ha alcuna forma, trascente tutte le forme e tutti i nomi per cui non fate l’errore di pensare che Dio sia confinato a una forma specifica. Ricordate sempre “Dio è Amore e Amore è Dio” !

-Baba

Foto del 23 novembre 2009 di Sai Baba in occasione del suo 84°compleanno festeggiato nel Mandir di Prashanty Nilayam a Puttaparthy (Ardhra Pradesh -India )

domenica 10 gennaio 2010

Godete sempre della pace che risulta dalla cessazione di tutte le agitazioni mentali. Non permettete che la mente corra dietro a questo e quello, cercate di farla stare quieta; tenete fuori e lontane le reazioni causate dal contatto con il mondo esterno e potrete diventare semplice Esistenza, Sat. Quello è lo stato che trascende il regno dei sensi, è la Meta della vita, il vero Sakshatkara (realizzazione immediata).

-Baba

Foto ingresso del villaggio di Puttaparthy (Ardhra Pradesh-India)dove risiede Sri Satya Sai Baba

sabato 9 gennaio 2010

Per mezzo della semplice forza dell’immaginazione ci si può raffigurare una scena in America; nello stesso tempo, la si può anche sperimentare effettivamente ? No, non si può! Immaginare e raffigurare con la fantasia non serve a niente; bisogna sperimentare con la mente, la parola e il corpo. Una pace di questo tipo non si può ottenere semplicemente informandosi ed imparando a proposito del Sé Divino; potete anche credere profondamente che la gioia sia presente in questi processi ma ciò non è di alcuna utilità. Voi dovete dedicare la vita a conquistare quella gioia e sperimentarla abbracciando la disciplina necessaria ad acquisirla; solamente allora meritate la Grazia di Dio e ne ricevete Amore e Pace eterni.

-Baba

venerdì 8 gennaio 2010

Il Sé Divino può essere portato a manifestazione soltanto se si possiede la discriminazione che serve a liberarsi dai legami. Voi dovete trasformare il vostro intelletto in modo che diventi puro ed acuto. Le persone ignoranti, per le quali la comprensione del Sé Divino è fuori portata, illudono se stesse credendo di poter trarre gioia dal mondo oggettivo che i sensi possono sperimentare. Se riflettessero anche soltanto un poco, diverrebbe loro chiaro come un cristallo che anche quella gioia che sperimentano è un dono di Dio. Il nettare Divino è presente in tutti i luoghi in ogni momento. Quali aspiranti maturi, apprendete come liberarvi dalla falsità scintillante del mondo oggettivo e come gustare la gioia del Divino ottenendo la pace. Un’ape berrà mai un succo amaro?

-Baba

Foto di Prashanty Nilayam mandir nell'Ashram di Sai Baba a Puttaparthy ,durante i festeggiamenti di Natale per onorare l'Avvento di Gesù.

giovedì 7 gennaio 2010

Colui che vede una pentola può sapere chiaramente da solo che essa è una pentola, non è vero? Stando così le cose, come accade che ci si identifichi con il corpo soltanto perché l’attaccamento lo fa percepire come proprio? Questo attaccamento è chiamato ignoranza (ajnana) o senso dell’io e del mio. L’Atman non ha forma ed è libero da tutte le mutazioni, non ha desideri, impulsi o tentazioni ed è privo di attaccamento; quindi non è coinvolto dalle afflizioni del mondo (Thapathraya), è sempre consapevole di non essere colui che fa e rimane testimone come il loto che prospera nell’acqua scevro da attaccamento, non immischiato.

-Baba

mercoledì 6 gennaio 2010

La cultura deve essere utilizzata per riformare il carattere; insieme a questa trasformazione e per quanto la si realizza, anche il livello economico della vita può essere adattato. Tutti devono venir istruiti sulle tecniche utili a godere di pace e felicità; queste ultime non dipendono dal mondo esteriore, visibile e oggettivo su cui dibattere o preoccuparsi non porta quindi alcun profitto. Voi dovere rifugiarvi sempre nella contemplazione del Divino e ricordare a voi stessi che il corpo va soggetto al cambiamento, che è temporaneo ed esposto al declino. Solamente quando ogni singolo aspirante è consapevole di questa verità fondamentale, l’equanimità, l’eguaglianza e l’allegria possono venir stabilite sulla terra.

-Baba

Foto di Sai Baba nel suo 84°compleanno compiuti lo scorso novembre

martedì 5 gennaio 2010

In questa creazione, la saggezza è avvolta dall’ignoranza. Finché la lampada è accesa, ci sarà un’ombra sotto di essa, questo è inevitabile; anche quando la fiamma dell’illusione brucia, l’ombra dell’ignoranza persiste proprio al di sotto! Comunque, la Conoscenza del Sé distrugge l’ignoranza e fa splendere la saggezza come il sorgere del sole illumina tutto il mondo e porta pace e benessere. Per ottenere questo risultato della pace, lo sforzo è assolutamente indispensabile; la mente è condizionata dal contesto a considerare le cose in termini di bene e male. I riformatori di oggi non si sforzano di trasformare le qualità delle persone, cercano di promuovere l’eguaglianza in materia economica, nella vita esteriore, ma elevare solamente la condizione economica non porterà alla pace durevole; la pace che non finisce si può ottenere solamente ammorbidendo e sviluppando il carattere. C’è un bisogno urgente di riformare il carattere tramite la conoscenza del Sé; soltanto questa riforma porterà il frutto, il frutto della pace e della beatitudine imperiture.

-Baba

lunedì 4 gennaio 2010

Senza rendervene conto, voi potete generare e sviluppare in voi stessi una varietà notevole di abitudini e atteggiamenti egoistici che vi causano grande malcontento; la spinta a questo viene dal complesso del potere, l'avidità di potere e ricchezza. Potete esaltarvi perché siete molto ricchi, pieni di talento e perspicaci; da dove avete preso tutto questo? Voi potete anche dire che lo avete ottenuto con il vostro sforzo ma, in effetti, lo avete ricevuto da qualcuno. La sorgente da cui originano tutti i poteri è il Signore di Tutti (Sarveshvara), l'Onnipotenza appartiene soltanto al Signore di tutti gli esseri. Ignorare l'Onnipotenza e illudere se stessi col pensare che il piccolo potere che si è acquisito sia proprio è certamente presunzione (Ahamkara) e questa deve essere sradicata da dentro. Essa non sussiste in un individuo colmo di devozione genuina che si riconosce dai requisiti di gentilezza, di amore, pazienza, tolleranza e gratitudine; cercate quindi di sviluppare queste virtù in voi.

-Baba

domenica 3 gennaio 2010

Per ottenere la crescita spirituale, una vita etica è fondamentale. Questa vita etica è basata sulla discriminazione tra la verità e la falsità; come si conserva la perla e si getta la conchiglia, voi dovete accettare la verità e rigettare ciò che non è essenziale. Per conseguire questo, devono essere presenti sia lo sforzo individuale che la Grazia Divina. Voi dovete praticare costantemente la grande lezione: il corpo e l'anima sono separati. Questo è un esercizio molto benefico, questo vi serve a portare a manifestazione la Verità, la Verità del fatto che la Divinità è presente in tutti.

-Baba

sabato 2 gennaio 2010

Le macchie del cuore vanno lavate con la vita morale e il compimento del proprio dovere. Può arrivare il momento in cui si diventa stanchi o deboli ed allora bisogna pregare così: "Oh Signore, le cose sono andate al di là delle mie capacità e sento che un tentativo ulteriore sarebbe uno sforzo troppo grande; Ti prego di darmi forza". All'inizio, Dio si tiene a distanza ed osserva i vostri sforzi come l'insegnante che sta lontano dallo studente che sta scrivendo le risposte alle sue domande. Poi, quando eliminate l'attaccamento ai divertimenti e vi orientate verso le azioni buone e il servizio, Egli vi viene vicino in modo incoraggiante perché, come il Dio Sole che rimane ad aspettare fuori della porta chiusa, non annuncia la Sua presenza né bussa alla porta: Dio aspetta semplicemente! Quando aprite la porta appena un pochino, la luce del Sole si riversa dentro e caccia via immediatamente l'oscurità; in modo uguale, quando chiedete l'aiuto di Dio, Egli è presente accanto a voi con le mani tese per dare assistenza. Tutto ciò che è necessario è la saggezza di ricordarLo e la discriminazione sufficiente a pregare Lui e chiedere a Lui.

-Baba